Cause di Sospensione

FARMACI

Il presente elenco vuole essere una semplice ed immediata guida di autoesclusione, che il donatore può consultare in caso di dubbio.

NB. Qualsiasi valutazione di natura sanitaria sull’idoneità è di competenza del medico responsabile della visita pre-donazione che, in base alla valutazione del quadro generale di anamnesi effettuata il giorno della donazione, può decidere se prelevare o meno il donatore.

Ricordiamo che è possibile contattare i seguenti numeri di telefono per ricevere maggiori informazioni:

  • Segreteria AVIS Novara: 0321 628 353 dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle 13.00
  • Servizio Trasfusionale Novara: 0321 373 3302 dal lunedì al venerdì, dalle ore 14.30 alle 16.30

L’assunzione di farmaci comporta un rinvio della donazione per un periodo variabile di tempo secondo il principio attivo, la farmacocinetica e la malattia oggetto di cura. In particolare:

  • Aspirina: Idoneo trascorsi 5 giorni dall’ultima assunzione; assunzione continuativa: esclusione
  • Analgesici/antistaminici/altro: se assunti nella settimana precedente la donazione: non  idoneo; la donazione è comunque subordinata all’anamnesi accurata sul motivo della specifica terapia.
  • Antibiotici: Uso orale o parenterale: 15/20 giorni di sospensione; la donazione è comunque subordinata all’anamnesi accurata sul motivo della specifica terapia.
  • Anticoagulanti: sospeso
  • Eutirox: nessuna sospensione, compatibilmente con la patologia diagnosticata
  • Tapazole: escluso
  • Tigason e neotigason (etretinato e acitretina per psoriasi): escluso

Principali cause di esclusione temporanea del candidato donatore

Un Anno

  • Vaccinazione antirabbica (se somministrato dopo l’esposizione)
  • Parto
  • Malattia di Lyme (dopo la guarigione)

Sei mesi

  • Mononucleosi infettiva (dopo guarigione)
  • Toxoplasmosi (dopo completa guarigione)
  • Interruzione di gravidanza
  • Coloro che rientrano dopo viaggi in aree tropicali previa valutazione dello stato di salute del donatore ed esecuzione di test specifici, con particolare attenzione ad episodi febbrili dopo il rientro, e le condizioni igienico-sanitarie e epidemiologiche della zona in causa

Quattro mesi

  • Esposizione accidentale al sangue e/o a strumenti contaminati da sangue
  • Trasfusioni di sangue o di emocomponenti o trattamento con farmaci emoderivati*
  • Endoscopie o uso di catetere
  • Trapianto di tessuti o di cellule*
  • Rapporti sessuali occasionali a rischio di trasmissione di malattie infettiva (nuovo partner)
  • Agopuntura (se non praticata da medico autorizzato e con l’utilizzo di aghi a perdere): per la documentazione di tali dati è necessaria la certificazione del medico
  • Piercing
  • Tatuaggi
  • Impianto perni (dall’ultimo eseguito)
  • Intervento chirurgico maggiore*
  • Intervento chirurgico per asportazione di carcinoma basocellulare (documentato da relativo referto istologico)
  • Manifestazioni allergiche gravi, fatta eccezione per lo shock anafilattico, a sostanze con particolare riguardo alla penicillina e cefalosporine e veleno di imenotteri

*la patologia di base per la quale il donatore ha subito l’intervento o il trapianto è prevalente per definire il tempo di sospensione

Tre mesi

  • Somministrazione di sieri di origine animale
  • Puntura di zecca

Un mese

  • Somministrazione di vaccini costituiti da virus o batteri viventi e attenuati quali il BCG, antivaiolo, antipolio orale, antimorbillo, antiparotite, antirosolia, anti febbre gialla, anti herpes, antivaiolo
  • Convivenza con pazienti affetti da malattie esantematiche, parotite, mononucleosi
  • WNV (virus del Nilo occidentale) dopo il rientro da zona con casi di malattia nell’uomo nell’anno in corso nel periodo di endemia. In caso in cui il donatore abbia contratto un’infezione da WNV la sospensione è di 4 mesi dopo la  guarigione; l’esclusione temporanea non si applica nel caso in cui sia eseguito, con esito negativo, il test dell’acido nucleico (NAT), in singolo.

Due settimane

  • Febbre > di 38°c (dopo la cessazione dei sintomi
  • Affezioni di tipo influenzale (dopo la cessazione dei sintomi)

Una settimana

  • Estrazione dente non complicata o seguita da antibioticoterapia
  • Devitalizzazione dente/i (dall’ultimo eseguito)
  • Interventi chirurgici minori
  • Vaccino dell’epatite B se il soggetto è asintomatico e se non vi è stata esposizione

48 ore

  • Cure odontoiatriche di minore entità (otturazioni semplici) da parte di dentista o odontoigienista (detartrasi)
  • Somministrazione di vaccini costituiti da virus, batteri, rickettsie uccisi o inattivati dai tossoidi, quali contro epatite a, rabbia (profilassi), tetano, difterite, pertosse, febbre delle montagne rocciose, influenza, poliomielite (iniezione), peste, tifo, paratifo e colera se asintomatici.