La plasmaferesi

Il plasma prelevato viene lavorato per creare i plasmaderivati che hanno un'importanza terapeutica tale da essere considerati farmaci "salva vita"

La parola afèresi dal tardo latino aphaeresis, dal greco aphàiresis (ἀϕαίρεσις) significa sottrazione.

In medicina, l’aferesi o meglio l’emaferesi, è un procedimento tecnico che consiste nella separazione del sangue intero, prelevato da un donatore o da un paziente, nei suoi componenti, alcuni dei quali vengono trattenuti per essere raccolti od eliminati mentre i rimanenti vengono restituiti.

Definizione

Premesso che il sangue è composto da: plasma (45%-50% del sangue), globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, la plasmaferesi è un tipo di donazione moderna ed altamente finalizzata in cui si sottrae al donatore la sola componente liquida del sangue (plasma) restituendogli contemporaneamente la componente cellulare (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine).
Il plasma a sua volta è costituito per oltre il 90% da acqua e per il 10% circa da albumina, globuline ed altre proteine essenziali per la coagulazione e le difese organiche.

La donazione di plasma quindi sottrae all’organismo prevalentemente liquidi e una piccola porzione di proteine, la cui perdita viene rapidamente neutralizzata nel giro di poche ore.

La tecnica della Plasmaferesi

La plasmaferesi viene effettuata con apparecchi particolari detti separatori cellulari.

Il sangue prelevato ai donatori viene separato da questi apparecchi nei vari componenti di cui è composto, quindi viene raccolto solo il plasma in una apposita sacca e le altre componenti del sangue (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) restituite al donatore. La seduta di plasmaferesi è caratterizzata da una serie di prelievi, separazioni e reinfusioni di componenti ematici, in perfetta sterilità (i circuiti utilizzati sono monouso) garantendo così la massima sicurezza per il donatore e per chi riceve il plasma donato.

Alla fine di ogni donazione al donatore viene infusa una quantità di soluzione fisiologica pari a quella di plasma donato, rimpiazzando così immediatamente i liquidi perduti con la donazione.

I tempi previsti per la donazione, in linea di massima, sono:

  • compilazione modulistica 10 minuti circa,
  • selezione medica 10 – 15 minuti,
  • donazione plasma 40 – 45 minuti

Perché è importante donare plasma

A differenza del sangue che viene utilizzato direttamente nelle strutture ospedaliere, il plasma ottenuto dalle donazioni, in minima parte è utilizzato, in varie situazioni patologiche, direttamente in ospedale; altro viene ceduto all’industria farmaceutica che, con procedimenti particolari, lo lavora per estrarre delle proteine plasmatiche, cosiddetti plasmaderivati, che hanno un’importanza terapeutica tale da essere considerati, in alcune situazioni, dei farmaci salva vita.

I plasmaderivati sono:

  • albumina, una proteina del plasma utilizzata negli stati di shock, nelle ipoproteinemie, nell’ittero neonatale grave …;
  • immunoglobuline, ovvero gli anticorpi, impiegati nelle gravi ipogammaglobulinemie e per la prevenzione e la cura di infezioni come il tetano, l’epatite virale ed altre malattie;
  • fibrinogeno, essenziale per la coagulazione e carente in certe situazioni congenite o acquisite;
  • fattori della coagulazione, in particolare il fattore VIII e IX per la cura dell’emofilia A e B ed i fattori II, VII, X (complesso protrombinico) che possono essere carenti in certe malattie del fegato.

I modi di utilizzare il plasma sono quindi molti e molto importanti.

Oggi, complice la pandemia Covid-19, il fabbisogno della Regione (e della Nazione) di medicinali derivati dal plasma, in particolare Albumina e Immunoglobuline, è coperto solo in parte dalle nostre donazioni; per questo è richiesto un incremento di raccolta di plasma da destinare alla produzione di medicinali plasmaderivati in modo da ridurre o annullare la dipendenza dal mercato estero.

Chi è idoneo a donare plasma
Legge 21 ottobre 2005 n. 219 – D. Lgs. 2 novembre 2015 n. 69

Solitamente i Medici del Servizio consigliano la donazione di plasma ai donatori con bassi valori di emoglobina e/o con bassi valori di ferro sierico (ferritina, sideremia).

Tutti i donatori idonei a donare sangue possono anche donare plasma, è sufficiente:

  • avere un’età tra i 18 e i 60 anni;
  • pesare almeno 50 Kg;
  • avere un valore di emoglobina (Hb) di 11,5 g/dl per le donne e 12,5 g/dl per gli uomini.

Non solo, dato lo scarso impatto della donazione di plasma sull’organismo dei donatori, la legge prevede intervalli tra due donazioni più ristretti che nella donazione di sangue (90 giorni):

  • le nostre linee guida consigliano un intervallo di un mese tra le donazioni di plasma (la legge permetterebbe addirittura 15 giorni tra due donazioni di plasma).
  • 15 giorni tra una donazione di plasma ed una successiva donazione di sangue;
  • 1 mese tra una donazione di sangue ed una successiva donazione di plasma
  • la quantità massima per donazione è di 650 ml fino ad un massimo di 10 litri all’anno

Ricordiamo i vantaggi di essere donatore

  • controlli medici e di laboratorio periodici e gratuiti
  • un giorno di riposo retribuito per i lavoratori dipendenti (legge n. 219/05), qualunque sia il tipo di donazione effettuata (Plasma, Plasma/Piastrine)

Dove si può donare il plasma

È possibile donare plasma presso:

  • Il Servizio Trasfusionale dell’Ospedale Maggiore di Novara telefonando per prenotare la seduta della donazione presso la segreteria AVIS Comunale di Novara.
  • Il Servizio Trasfusionale dell’Ospedale di Borgomanero telefonando per prenotare la seduta della donazione presso la segreteria del Servizio.

I medici del Servizio saranno a disposizione per qualsiasi chiarimento.