FESTA DI SAN GAUDENZIO

Novara, 22 gennaio 2024.

In questa fredda e assolata mattina, il centro storico di Novara si è affollato di novaresi e curiosi per rendere omaggio a San Gaudenzio, patrono della città.

La Festa Patronale è il momento più importante dell’anno: attraverso la memoria del culto del patrono si ribadisce l’importanza della nostra storia, delle nostre identità e delle nostre tradizioni.

Con partenza da Piazza Matteotti alle ore 10.00, il Corteo delle Rose preceduto dai Carabinieri a Cavallo, da tutte le Autorità di Novara, dalla Banda Musicale, dai Labari delle varie Associazioni di Volontariato tra cui quello di Avis Comunale di Novara, ha percorso Corso Cavour e Via Gaudenzio Ferrari fino all’arrivo alla Basilica di San Gaudenzio accolto dal Canonico della Cattedrale, mons. Renzo Cozzi.

Con l’arrivo del Vescovo, mons. Franco Giulio Brambilla, si è svolto il Cerimoniale del Fiore, con la Benedizione del lampadario delle rose.

La tradizione vuole che nel gennaio del 396, Ambrogio, vescovo di Milano, stia tornando a Milano da un viaggio a Vercelli per redimere una controversia nella nomina del nuovo Vescovo. Alle porte di Novara in mezzo ad una forte nevicata, però i cavalli, improvvisamente si fermano, rifiutandosi di proseguire. Ambrogio reputa il fatto come un segno divino e decide di fermarsi a Novara, dove lo accoglie l’amico Gaudenzio. La sua casa è povera e spoglia, così come il giardino e non ha nulla da offrire: ecco che all’improvviso proprio all’esterno, tra la neve, un roseto si copre di fiori e un melo di frutti rossi. (tratto da Piemonte Top News).

Nella sua omelia, il Vescovo ha ricordato i suoi dodici anni a Novara coincidenti proprio con la festa del Patrono, considerandola così come il suo compleanno a Novara. Nella premessa ha sottolineato che a novembre scorso gli era capitato tra le mani il suo primo discorso di insediamento e ha potuto constatare quanto siano ancora attuali le parole che aveva scritto all’epoca. L’unica cosa diversa è l’aggravarsi della situazione e dei fenomeni descritti.

Tra i vari passaggi ha detto che “è giunta l’ora della donna” facendo riferimento anche al Vangelo di Giovanni (16, 19-23): “nel Vangelo, il richiamo alla condizione della donna si riferisce alla generazione; non si può, tuttavia considerare la donna solo come madre o sposa, ma anzitutto per se stessa in quanto donna”. E in un altro passaggio, “voglio dar voce al grido di dolore e alla più intransigente condanna di tutte le forme di violenza sulle donne e sui bambini: in una società avanzata, come ci vantiamo di essere, questo dramma è assolutamente incomprensibile e domanda una lotta senza quartiere contro tale cancro della vita umana”.

Se diamo più spazio alle donne, ha concluso, saremo più umani e sarà giunta finalmente l’ora della donna!

Tra i presenti oltre al Sindaco di Novara Alessandro Canelli, i tre novaresi dell’anno: Elia Iampaloni, Paolo Tacchini e Paolo Ferrari.

Al termine della celebrazione, la visita allo scurolo dove riposano le ossa del Santo..