Lettera ai donatori del Dr. Gennaro Mascaro

Lettera ai donatori del Dr. Gennaro Mascaro
(direttore del Servizio Trasfusionale dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara)

La donazione di sangue e degli emocomponenti non può essere interrotta

Premetto che ai donatori va il nostro ringraziamento perché, in questo particolare periodo, non hanno mai fatto mancare il loro prezioso contributo attraverso il dono del sangue aiutando così i pazienti che, per le loro patologie, hanno bisogno, con costanza, di trasfusioni di sangue e/o emocomponenti.

È necessario, tuttavia, per evitare di avere carenza di sangue/emocomponenti, che i Donatori continuino a donare, senza timore, con regolarità, programmando le donazioni con le Associazioni di riferimento (AVIS n.d.r.), al fine di mantenere un costante approvvigionamento di sangue e/o emocomponenti per quei pazienti che necessitano di trasfusioni.

A tale proposito si evidenzia che non si corre alcun pericolo nel recarsi in Ospedale presso il Servizio Trasfusionale o nei punti di raccolta, nei giorni di attivazione, a donare. Si sottolinea, inoltre, che il percorso per la donazione è dedicato, sicuro e rispetta rigorosamente le normative ministeriali attualmente vigenti.

Si allega il testo del comunicato del Ministero della Salute (0010163-24/03/2020-DGPRE-MDS­-P) circa le donazioni di sangue nell’emergenza epidemiologica da Covid-19:

“Facendo seguito alla precedente nota del 10 marzo 2020, prot.8138, a seguito delle ulteriori misure urgenti introdotte dal D.P.C.M 22 marzo 2020 che, all’articolo 1, comma 1, lettera e), stabilisce che siano comunque consentite le attività che erogano servizi di pubblica utilità nonché i servizi essenziali di cui alla legge 12 giugno 1990, n. 146 e include al n. 86 dell’allegato 1, tra le attività consentite, anche l’assistenza sanitaria, si ribadisce che l’attività di donazione del sangue e degli emocomponenti è attività sanitaria essenziale necessaria a garantire l’attività assistenziale di pazienti che necessitano di trasfusioni e di conseguenza gli spostamenti dei donatori o del personale   associativo operante sul territorio nazionale presso le unità di raccolta associative fisse e mobili, possano ritenersi inclusi nelle motivazioni di “assoluta urgenza” di cui all’articolo 1, comma 1, lettera b), del citato D.P.C.M.”